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Riccobaldo e Livio

Che cosa sapevamo fino a ieri a proposito di Riccobaldo e Livio? Poche cose: prima di tutto che «... Riccobaldo a Ravenna nel 1297, se maneggiava la più normale I Decade, ignorava la meno frequente III, né ancora aveva raggiunto la sotterranea IV Decade» 1. In secondo luogo che «nella sua nuova e, sembra, più distesa o almeno più fruttuosa dimora a Padova Riccobaldo molto profittò nel commercio con il Mussato e con i suoi soci» 2, conquistando anche III e IV Decade, che abbondantemente adoperò nelle Historie e nel suo rifacimento del 1318, il Compendium. Tutto ciò è confermato dall'ampio uso di Livio della I, III e IV Decade nel De locis 3. Infine il Livio di Riccobaldo era quello recuperato da Lovato a Pomposa, come dimostra la comune inserzione apocrifa XXVI,43,8-44,1 (B), ed il comune interrompersi della III Decade a «hunc quem increpatis risum esse» (XXX,44,6), e della IV a XL,2,4, e la coincidenza dei profili biografici dello storico latino in Riccobaldo e Lovato, tenendo conto che quel profilo era stato steso da Lovato medesimo, analogamente da quanto fatto dal padovano a proposito di Seneca 4. Una scheletrica indicazione nell'edizione del Compendium ci fa da ultimo sapere che il Livio di Riccobaldo apparteneva per la prima Decade alla famiglia RnDL, per la terza alla famiglia p, e per la quarta alla famiglia x 5.
Oggi possiamo illuminare qualche passaggio, precisare e correggere in parte. Prima di tutto riveliamo qui per la prima volta che fin dal Pomerium Riccobaldo adoperò non solo la I, ma anche la III Decade, anzi, potremmo dire la III in misura maggiore rispetto alla I. In secondo luogo lo studio della tradizione del Pomerium ci conferma che Riccobaldo usò sempre più intensamente Livio man mano che il suo lavoro di raccolta delle fonti e di elaborazione di opere procedeva. Infatti una parte dei testimoni del Pomeriumriporta in tal senso diverse addizioni, che si debbono

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1GIUS. BILLANOVICHLa tradizione del testo di Livio e le origini dell'Umanesimo. Volume primo: Tradizione e fortuna di Livio tra Medioevo e Umanesimo Parte I, Padova, Antenore 1981 (Studi sul Petrarca 9) 25.
2Ibid. 29.
3Ibid. 29-32.
4Ibid. 308-31; GIUS. BILLANOVICHLa biblioteca papale salvò le storie di Livio «Studi petrarcheschi», n. s., 3 (1986) 78-79.
5RICOBALDI FERRARIENSIS Compendium Romanae Historiae a cura di A. T. Hankey, Roma, Istituto storico italiano per il Medio Evo 1984 (FISI 108) 851; ma leggi X, al posto di x.

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