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Educazione e cultura

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marxista l'anno seguito o superato, ma il loro ritardo, disagio, malessere al contempo sociale, politico, religioso, in una parola culturale, non ci si dovrà stupire dell'enorme difficoltà dello studioso moderno ad enuclearne gli ambiti ed il nocciolo.
Ritardo
Una seppur rapida disamina di alcuni dei motivi principali dell'opposizione tra convinzioni ereticali e dottrina ufficiale del cattolicesimo servirà appuntoa render conto della validità dell'interpretazione generale.
Quello che abbiamo detto del lavoro di razionalizzazione compiuto dalla Chiesa a partire dal secolo XI si mostra chiaramente a proposito dell'istituto matrimoniale. Un istituto originariamente privato e laico era divenuto all'inizio del XIII secolo un istituto di valore pubblico e canonico. L'elaborazione giuridica, prima canonistica e poi romanistica, ne aveva fatto un punto fermo ed immodificabile, garantito dalla sorveglianza dei legislatori ecclesiastici e laici e da una giurisprudenza rigorosa. La libertà dei secoli precedenti era divenuta eccesso riprovato e fonte di alterazione dei modi di funzionamento dell'intera società. Ma poggiava essenzialmente su di una concezione dell'istituto formale, contrattualistica, almeno tendenzialmente, che accentuava il valore autonomo dei coniugi, sempre mirando alla stabilità della famiglia, del rapporto e dei diritti e doveri nei confronti dei figli e viceversa. In questo quadro il rapporto sessuale risultava centrale ed ineliminabile. Se ora consideriamo la posizione dei molti eretici che giudicano quel rapporto fondamentalmente improprio, se non dannoso, perché teso alla riproduzione della carnalità, tradizionalmente intesa come regno del maligno, saremo naturalmente portati di fronte ad una diversa, e conflittuale, concezione del rapporto matrimoniale come mezzo o manifestazione decisamente spirituale, non automaticamente ordinata alla riproduzione, intesa piuttosto come una delle forme possibili di vita in comune orientata alla riproduzione dell'affetto tra i coniugi, tendenzialmente orientata dunque al raggiungimento in terra - ma intesa come luogo di transito - dell'imitazione dell'amore divino, non terreno, non carnale, un matrimonio da preferirsi addirittura se casto, in un ideale di purezza e di liberazione dall'ineliminabile, fin dalla creazione, male di questo mondo, l'ideale, insomma, monastico. Un'idea antica del matrimonio

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