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Educazione e cultura

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giustapposto ad una realtà totalmente diversa. Invece che ad eresie organicamente strutturate, coerenti, come noi troviamo nei trattati inquisitoriali, siamo di fronte ad un mondo pervaso da un malessere ereticale, un mondo alla cui base ci sono istanze pauperistiche, aspirazione ad un rinnovamento integrale della Chiesa, desiderio da parte dei laici ad una maggiore partecipazione alla vita spirituale in qualità di attori e soggetti; un malessere determinato dalle incongruità della realtà in cui i singoli operano; un disagio in cui motivi religiosi e politici e istanze sociali si incrociano. L'eretico è colui che non riesce a tenere il ritmo di rapida trasformazione di quei tempi, e che risolve questa sua incapacità in scelta spirituale esistenziale. Non solo gli inquisiti non rispondono mai in toto alle caratteristiche dottrinali elaborate dai manuali - e lo studioso si salva parlando di sincretismo ereticale -, ma spesso esplicitamente gli eretici cadono dalle nuvole di fronte alle domande riguardanti l'appartenenza a questa o quella chiesa eretica - e di nuovo l'eresiologo parla di ovvia difesa accorta dei sospetti. Mentre l'inquisitore mostra un'assoluta sicurezza circa l'esistenza delle diverse chiese, ognuna con le sue precise peculiarità, l'unica certezza degli inquisiti riguarda la stima per questa o quella persona che l'inquisitore gli dice essere un eretico. Se tu hai frequentato il tale, che è un eretico, anche tu sei eretico. Una somma infinita dell'applicazione della proprietà transitoria. Al punto che, data per scontata l'attività di una certa chiesa ereticale, l'inquisitore non si preoccupa più di accertare il reale contenuto della dottrina, per giudicarla ortodossa o meno, ma solo di incasellare il più perfettamente possibile il sospetto entro il quadro geografico generale. Una macchina perversa che si involve e gira autonomamente, fino a divenire routined'ufficio, dimentica perfino dei punti di partenza. Negli atti dei processi per eresia che ci sono pervenuti sono molti i passi da cui risulta che gli inquisiti non si rendono affatto conto di essere eretici, non hanno mai sentito parlare delle sette che li si accusa di ingrossare, partecipano attivamente agli atti di culto della chiesa cattolica, celebrano i santi, chiedono indulgenze, si confessano, fanno atti di penitenza, di carità e di devozione, tutto quello, vale a dire che i trattati dicono essere rifiutato e combattuto dagli eretici. Altro che di fronte ad un'antichiesa quasi tutto ci porta a concludere che

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