Ferrara

Ducato bizantino alla metà del secolo VIII, F. appare sede di vescovo proprio in una esile e non del tutto sicura tradizione locale fin dalla metà del precedente. Ugualmente tradizionale, e di antica data, è l'ipotesi della nascita dell'abitato come <<castrum>> bizantino dell'VIII secolo contro il pericolo longobardo. Ma recentemente, e con buone ragioni, quell'ipotesi è stata contraddetta dalla constatazione che tutte le ragioni messe in campo dagli studiosi, storici ed archeologi, risultano troppo fragili, e che di castrum ferrarese si può parlare con certezza documentaria solo nel secolo X. In mano poi dei Longobardi, quindi donata al Patrimonio di San Pietro da Pipino, e poi parte del regno italiano dei carolingi, la città fu sostanzialmente nei secoli X-XI retta dal vescovo, visto che la presenza di un conte è molto dubbia, senza però che formalmente il comitato gli fosse attribuito. Alla fine del secolo X F. giunge nelle mani dei Canossani e vi rimane, seppure nelle vicissitudini dell'età della "riforma", fino agli inizi del XII, quando già si preannunciano i germi del fenomeno comunale, a F. insolitamente precoce. Ben presto il comune fu anche teatro dell'antagonismo delle fazioni guidate dagli Adelardi e dai Torelli, e quindi dagli Estensi, subentrati agli Adelardi. Nel 1240 la contesa per il predominio fu risolta definitivamente a favore dei marchesi d'Este, che prima ressero la città di fatto, poi, dal 1264, formalmente come signori: prima signoria cittadina d'Italia. E nelle mani della famiglia, tranne un brevissimo periodo, rimase poi stabilmente la città per tutto il Medioevo. Nel 1329 i marchesi ottengono il vicariato apostolico, dopo averlo probabilmente avuto da parte imperiale. Nel 1335 Obizzo III diviene signore anche di Modena, e nel 1344 anche di Parma. Dieci anni più tardi è la volta del comitato di Rovigo, da sempre del resto nell'orbita estense, e di Comacchio (concesso da parte imperiale). Poco oltre la metà del secolo inizia la penetrazione nella Romagna "Estense", che si stabilizzò e venne mantenuta fino al 1598. E il domino estense si allargò infine ad una vasta regione, fino a Reggio Emilia e fino alla Garfagnana (1430-33). Il ducato imperiale su Modena e Reggio nel 1452, e quello papale su F. nel 1471, conferiti a Borso, sancirono il riconoscimento unanime del nuovo stato e dei suoi titolari. La corte, fra le più principesche e celebrate d'Europa, fra XIV e XVI, con un mecenatismo illuminato e stimolante, generò una splendida vita artistica e letteraria, e diede a F. un impianto urbanistico di totale avanguardia, al punto da suggerire la definizione di "prima città moderna".

Bibliografia
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